Sogno sul mare
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– Sogno sul mare –
E il mare e la tempesta agitavano la nostra barca;
Io, assonnato, mi abbandonavo al capriccio delle onde.
Due infiniti erano dentro di me,
giocavano con me a loro piacere.
Intorno a me come cembali risuonavano gli scogli,
si chiamavano i venti con grida, e cantavano le onde,
io giacevo stordito nel caos dei suoni,
ma sul caos dei suoni si innalzava il mio sogno.
Risplendente, morboso, incantato e muto,
leggero spirava sulla risonante tenebra.
Nell’ardore della febbre creava il suo mondo:
la terra verdeggiava, scintillava l’etere,
giardini-labirinti, palazzi, colonne,
e brulicava una folla di esseri silenziosi.
Riconobbi tanti volti a me sconosciuti,
vedevo creature di incanto, uccelli misteriosi,
sull’alto del creato camminavo come un dio,
e immobile sotto di me risplendeva il mondo,
ma attraverso tutti i sogni, come il grido di un mago,
mi arrivva il rimbombo dell’abisso marino,
e nella calma plaga delle visioni e dei sogni
irrompeva la schiuma delle onde ruggenti.
(F. I. Tjutčev)
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E come portati via si rimane
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– Nostalgia –
Quando
la notte è a svanire
poco prima di primavera
e di rado
qualcuno passa
Su Parigi s’addensa
un oscuro colore
di pianto
In un canto
di ponte
comtemplo
l’illimitato silenzio
di una ragazza
tenue
Le nostre
malattie
si fondono
E come portati via
si rimane.
(G. Ungaretti)
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Il Profeta
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Alles, was tief ist, liebt die Maske.
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Tutto ciò che è profondo ama la maschera.
(F. Nietzsche)
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